Appuntamento da non perdere per gli appassionati di attualità e cultura: dal 15 al 18 giugno La Repubblica delle idee torna a Bologna dopo una lunga assenza. Il titolo dell’edizione 2017 è “Orientarsi nel disordine”: il festival quest’anno si propone come bussola per non smarrirsi nel caos che caratterizza la moderna società occidentale.Per dirla con le parole del direttore di Repubblica Mario Calabresi, con l’obiettivo di “fornire qualcosa di utile, cibo buono per la mente, contro lo sconforto, il cinismo e la rassegnazione”. 

Anche Coop Alleanza 3.0 sosterrà e parteciperà a Repubblica delle idee, declinando gli interrogativi del festival in accordo con i temi e le attività che la vedono più coinvolta. Adriano Turrini, presidente di Coop Alleanza 3.0, discuterà del rapporto fra legalità e lavoro nell’incontro “Uomini o caporali”, che si terrà sabato 17 giugno alle ore 12 presso la Sala degli Atti a Palazzo Re Enzo. Sul palco, insieme a lui, Giuliano Foschini, giornalista di Repubblica, Francesca Pirelli, procuratore aggiunto di Foggia, e Yves Sagnet, il ragazzo che ha dato il via alla rivolta di Rosarno contro il caporalato.

Tanti i temi del ricco calendario di appuntamenti: cultura, politica, economia, musica, fotografia e cucina. Strade e chiavi di lettura diverse per riflettere sul tema dell’identità nazionale ai tempi della globalizzazione, del populismo e dei nuovi nazionalismi. Ma anche della democrazia nel suo complesso e della tecnologia, entrata prepotentemente nel dibattito pubblico con questioni spinose come le “fake news” e la “post verità”.

Dal 15 al 18 giugno Bologna sarà infatti lo sfondo di novanta appuntamenti con oltre duecento ospiti. Accademici, studiosi e giornalisti come Mario Vargas Llosa, Agnes Heller, Roberto Saviano, Eugenio Scalfari, Massimo Cacciari, Michela Marzano Gustavo Zagrebelsky, Piergiorgio Odifreddi, Massimo Recalcati e Vito Mancuso calcheranno il palco del festival di Repubblica. Non mancherà il dibattito politico che vedrà impegnato Mario Calabresi in un’intervista a Paolo Gentiloni, alla quale si aggiungono gli interventi di Romano Prodi, Laura Boldrini, e Pier Carlo Padoan. Infine la musica, con la partecipazione di Roberto Vecchioni, Nina Zilli, Levante e Lo stato sociale.

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